Ringraziamo Lollo e Diana per averci raccontato la loro esperienza Mondiale su Hobie 16 e di cosa rappresenta per loro questa intramontabile barca.
“L’emozione è indescrivibile, una bomba di emozioni. Lo stupore ci ha accompagnato dall’inizio alla fine, dalla sola iscrizione e prenotazione del volo alla sera della premiazione , anzi fino alla mattina della partenza. Non vedevamo l’ora di competere con i migliori al mondo della classe HC16 e non solo. L’idea di regatare in un altro continente, dove entrambi non eravamo mai stati ci estasiava. È veramente difficile spiegarvi quello che si prova, certe cose vanno sentite. Per noi è stata un’esperienza che ci ha segnati, perché dietro alle cose belle c’è stata tanta fatica, sacrifici e dedizione. Siamo arrivati in Florida con alle spalle tante ore di allenamento fatte con il team Italy, e voglio aggiungere un gran bel Team. Le ore di preparazione in acqua non sono bastate ad affrontare le difficoltà che abbiamo incontrato, dalle emozioni alla lettura del campo. Questo ci ha fatto tornare con un po’ di amarezza perché non abbiamo espresso tutte le nostre potenzialità (visto che venivamo da due discreti anni a livello europeo, con un 4° posto nel 2018 e un 6° posto nel 2019 dopo aver guidato la classifica per tre giorni), concludendo un con solo 33esimo posto.
I nostri complimenti vanno all’organizzazione che è stata impeccabile. Non ci ha fatto mancare nulla. L’evento si è svolto in questo resort dell’isola di Captiva Island (South Seas Island resort) , dove tutti i regatanti hanno alloggiato. Un posto magnifico, sembrava di vivere un film americano.
Per quanto riguarda la parte “tecnica” la fabbrica ci ha fornito 60 imbarcazioni nuove provenienti dall’Australia e con loro un numeroso gruppo di addetti alle barche che hanno assicurato sempre il perfetto funzionamento di queste in acqua, che venissero scambiate correttamente e senza danni. Il comitato di regata anche è stato impeccabile, puntuali e precisi nel posizionamento del campo, e anche molto rapidi, tanto che il primo giorno di finali siamo riusciti a disputare 6 prove con vento sostenuto, una vera fatica ma tanto quanto divertimento.
Entrambi abbiamo ereditato la passione per la vela dai nostri papà, e non solo, anche l’amore per questa barca e questa classe. Ci hanno sempre portati con loro alle regate, facendoci vivere già da bambini la Hobie Way of Life, come una grande famiglia.
E noi stiamo continuando a vivere la nostra passione in alternativa alla Classe Olimpica. Siamo giovani , con tante passioni , la vela è una di quelle irrinunciabili,e la Hobie è una classe che mantiene viva questa passione con divertimento e anche serietà, facendo regate con un buon livello e una buona partecipazione a livello numerico.
In Italia però è difficile, non siamo in tanti a pensarla così, quindi a noi piace pensare, insieme a qualche altro equipaggio vogliamo essere i portabandiera di questo movimento e vogliamo dimostrare che la vela non è solo Olimpica ma è anche normale Agonismo. La Hobie è una classe storica per questo molto forte , non molla e vogliamo portare questo messaggio sperando di popolare il più possibile la nostra classe, migliorando i numeri, nonché il livello.
Ultimo ma non per importanza la HOBIE WAY OF LIFE non si batte.”
Diana Rogge e Lorenzo Rossi
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